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Vasculopatie cerebral.

Vasculopatie cerebrali e spinali e malattie cerebro-vascolari

Cosa è

Le malattie che colpiscono i vasi sanguigni del cervello (chiamate affezioni cerebrovascolari) sono molto gravi: sono la terza causa di morte, dopo le malattie del cuore e i tumori.

L’apoplessia, oggi chiamata più spesso ictus, è un evento improvviso in cui il cervello smette di funzionare correttamente. Succede all’improvviso e può causare:

  • Perdita di coscienza
  • Perdita dei sensi
  • Paralisi di metà del corpo (emiplegia)

Nonostante ciò, il cuore continua a battere e la respirazione continua normalmente. La causa è quasi sempre un problema ai vasi sanguigni del cervello.

Esistono due tipi principali di ictus:

  1. Ictus emorragico
    • È causato dalla rottura di un’arteria nel cervello.
    • Il sangue fuoriesce e danneggia le cellule cerebrali.
  2. Ictus ischemico (o da ramollimento)
    • È causato dall’ostruzione di un’arteria.
    • Il sangue non arriva più a una parte del cervello, che resta senza ossigeno e si danneggia.

Cosa facciamo

L’Equipe del Centro Neuroagain ha sviluppato un progetto innovativo per aiutare le persone che hanno avuto un ictus cerebrale a migliorare le proprie condizioni anche a distanza di tempo.

Il progetto si basa su un nuovo modo di fare riabilitazione, usando tecnologie avanzate e moderne, alcune delle quali poco conosciute ma molto promettenti.

Tra gli strumenti principali ci sono:

  • Stimolazione cerebrale non invasiva (NIBS), cioè tecniche che attivano il cervello dall’esterno senza interventi chirurgici:
    • Stimolazione elettrica (tES) con correnti a bassa intensità
    • Stimolazione magnetica (TMS)
  • Analisi del cammino e della postura, per capire come la persona si muove e mantenere l’equilibrio
  • Riabilitazione con attrezzature elettromedicali, tra cui:
    • Esoscheletri robotici, che aiutano a camminare
    • Sistemi per l’equilibrio, sia statici (da fermi) che dinamici (in movimento)

Combinando queste tecniche, i risultati ottenuti sono migliori rispetto a quelli delle terapie tradizionali. Inoltre, queste nuove tecnologie possono essere efficaci anche dopo molto tempo dall’ictus, offrendo una speranza concreta di miglioramento anche nei casi cronici.